Ël risòt a la barbera con rognon e bulé

Ricetta in piemontese:

Ël risòt a la barbera con rognon e bulé

Il risotto al barbera con rognone e funghi porcini

La tradizione famigliare per la cucina piemontese inizia con Suppo Giovanni, detto Parìn; così, dalla fine dell’800 ad oggi, la passione culinaria si è trasmessa nelle generazioni fino a Massimo Bonavero, cuoco e patron dell’Angolo di Parìn.

La sua professionalità nell’arte gastronomica, acquisita alla vecchia scuola e maturata in più di 40 anni in San Salvario, ha trovato modo di esprimersi compiutamente nella creazione di questo locale.
Troverete piatti che seguono vecchie ricette di famiglia, semplici, genuini e tradizionali,  come si conviene al carattere piemontese un po’ schivo e privo di fronzoli, riproposti con gusto e sensibilità.

Vitelli tonnati, insalate russe, carni crude e in carpione, bagne caude, tomini elettrici e acciughe al verde, agnolotti e tajarin, polenta e fondute, arrosti, stracotti e brasati, bolliti misti e finanziere. E tanti, tanti dolci e torte, rigorosamente fatti in Casa.

Sono i pilastri della cucina popolare, in un ambiente un po’ francese, un po’ bistrot, che smorza la concretezza della nostra cultura ma dove la qualità è di Casa.

I prezzi? A pranzo 4 menù completi a prezzi low cost per soddisfare proprio tutti, a cena il Menù del Viandante, e tante proposte rigorosamente piemontesi ma sempre a costi molto ragionevoli. Feste di compleanno, laurea, addio al celibato, piccoli matrimoni, eventi e catering. Servizio caffetteria aperto dal lunedì al sabato dalle ore 7,00 alle ore 15 con il caffè Parìn a 70 centesimi e colazione a euro 1,50.

Ricetta in piemontese: Ël risòt a la barbera con rognon e bulé

Ciapulè na siola e mesa gamba ‘d sèner e feje friciolé ‘nt ën po’ d’euli. Campeje ëndrinta mes rognon ëd beu piemontèis polidà, lavà ‘nt l’eva e asì e tajà a tochèt e quaich bolé a fëttin-e e lassé cheuse na sesen-a ‘d munute, bagnand con ën pò ‘d brod për nen ch’a brusa. Gionté l’ris e lasselo ënsavurì dontré munute. Bagnelo con mes liter ëd barbera e lasselo svaporé: Fé cheuse toirand e giondand ëd bròd caod. A l’ultim moment rangé ëd sal e prive e gionté ëncora ën bicer ëd vin, ën tòch ëd bur e na bela pugnà ëd formaggi gratà, toiré e serve ën taòla. Bon aptit!

Traduzione: Il risotto al barbera con rognone e funghi porcini

Tritate una cipolla e mezzo gambo di sedano e soffriggeteli in un po’ d’olio, Unite mezzo rognone di bue piemontese pulito, lavato in acqua e aceto e tagliato a pezzetti e qualche fungo porcino a fettine, lasciate cuocere una decina di minutio anche più, bagnandolo con un po’ di brodo perché non si bruci. Unite il riso e lasciatelo insaporire qualche minuto, Bagnatelo con mezzo litro di barbera e lasciatelo evaporare. Finite di cuicere mescolando e aggiungendo brodo caldo. All’ultimo regolate di sale e pepe e aggiungete ancora un bicchiere di vino, un pezzo di burro e una bella manciata di grana grattugiato, mescolate e servite in tavola. Buon appetito!