Piccolo blog pariniano. Notizie, amenità e … dintorni sulla nostra professione

PseudoBLOGpariniano: Un modo per dire la nostra aldilà del cibo che somministriamo e che amiamo, ma non solo…. Un piccolo inserto che se non interessa non lo guardi!

          Cari Parinoti, sì, questa è una novità del facebook del Parìn. Perché nasce? In primo luogo per veicolare delle informazioni sul nostro lavoro, e, con esso cosa significhi per noi  l’esser cuochi,  gestire un’attività come la nostra e  confrontarsi con le problematiche che essa comporta, in una dimensione dove tutto si evolve molto velocemente.

          Credo peraltro, sia un tema di grande attualità, vista la proliferazione sempre maggiore di chef, master chef e, aspiranti tali. Oggi un po’ tutti hanno idealizzato la figura del cuoco, ma senza sapere bene cosa comporti l’esserlo. Veramente, qualche volta,  ce lo chiediamo anche noi.. che con una certa fatica tentiamo di essere sempre più social come vorrebbe il “trend”. Faticoso…, almeno per le piccole aziende come la nostra. Molti gestori sono colleghi stellati e hanno uno Staff in grado di sostituirlo, mentre loro sono in giro per convention, manifestazioni, corsi professionali e viaggi. Noi no, non siamo tutto questo.
Il nostro chef, Max Bonavero, che ci piace chiamarlo ”cusiné” è praticamente quello che sta sempre in trincea, lavora molte ore al giorno, coprendo il servizio del pranzo e della cena. Ha ovviamente aiuto in cucina, ma lui è il “Capo Indiscusso” (hahaha), è lui che decide cosa e come fare qualunque cosa.

          La sua cucina non è né nouvelle, né altre forme molto innovative del tutto particolari e rispettabili, ma che sono altra cosa. Questo però non significa che non si possa tenere in considerazione nuovi prodotti del territorio che si caratterizzano per essere produzioni piemontesi, e creare nuovi piatti con essi. Ciò non vuol dire discostarsi dalla tradizione, ma solo avvicinarsi a queste nuove meravigliose realizzazioni aritigianali del nostro Piemonte, magari importate da altri luoghi, ma creati qui, inserendoli così nella nostra cucina. Questo significa per noi essere un po’ innovativi. Senza esagerare eh..!

          Quindi un modello, il nostro,  che non ci  appare superato,  bensì da tutelare religiosamente, in quanto espressione di una tradizione famigliare e, quindi, anche storico-sociale.

          Il nostro Staff è composto per lo più da persone che lavorano con noi da tempo, ma non mancano le “new entry”, i nuovi arrivati, sempre selezionati dal Capo cusiné’ secondo schemi tradizionali: la motivazione al lavoro è fin troppo ovvia per noi, al Parin occorre anche spirito di dedizione, disponibilità ad entrare in un contesto che, oltre che lavorativo, è famigliare. Questa è la nostra principale caratteristica. L’essere una famiglia senza legami di parentela. Nello spirito di auto-mutuo-aiuto. Cos’è quindi il Parin per tutti quelli che vi lavorano? È una casa, oltre che un’azienda. E come tale viene … abitata..
Questo comporta impegno, supporto reciproco. Questo significa che se succede qualcosa, tutti devono dare il loro contributo affinchè si comprenda perché quella cosa è accaduta, senza istituire processi, ma sempre alla ricerca di una consapevolezza delle cose e dei fatti senza la quale non si cresce, non si migliora e non si è adeguatamente professionali. E con un forte senso di responsabilità individuale. Una squadra? Anche ma soprattutto una famiglia all’interno della quale di può trovare anche una soluzione a problematiche di vario tipo.

          Come ho detto un modello antico, quello che ci è’ stato tramandato dai nostri vecchi, e che cerchiamo di trasmettere ai nostri figli. Anche in senso lato.

           Luisa del Parìn